Bullet journal: cos’è e a cosa serve

bullet journal

Viviamo in un mondo frenetico, pieno di costanti aggiornamenti che a volte travolgono l’uomo, creatore e vittima di tutti questi stimoli.

È facile sentirsi sopraffatti e schiacciati dal peso delle cose da fare e dalle infinite possibilità a cui dire no sembrerebbe un vero spreco. Accettando il maggior numero di proposte possibile finiamo per non avere tempo o energie per dedicarci a quello che ci rende davvero felici, oppure di trovarci incastrati in comportamenti e iniziative senza ricordarci perché o come li abbiamo iniziati. 

Il Bullet Journal non è un metodo per organizzare i propri appunti e preparare liste di cose da fare. Riguarda invece il “vivere consapevolmente”, un modo intelligente per utilizzare il tempo e le nostre energie per ciò che per noi è davvero utile e importante. 

Il metodo fu inventato da Ryder Carrol intrecciando produttività, mindfulness e intenzionalità all’interno di una struttura flessibile e completamente adattabile alle necessità di ognuno. 

Produttività

Per ogni anno dal 1950 al 2000, gli americani hanno avuto un aumento della loro produttività dell’ 1-4 % circa. Nel giro di circa sedici anni questo trend ha cambiato completamente senso di marcia fino a registrare una diminuzione della produttività in tutta America. Una delle spiegazioni date a questo fenomeno potrebbe essere la paralisi da sovraccarico di informazioni. 

Possiamo quindi concludere che per essere produttivi dobbiamo rallentare e per fare questo giunge in nostro aiuto il metodo Bullet Journal, uno spazio offline fondamentale per concentrarsi, elaborare i dati ricevuti e pensare. Il quaderno pone una distanza di sicurezza tra noi e il flusso di informazioni che invadono la nostra mente. Le cose poste nero su bianco diventano molto più chiare, meno invadenti e molto più maneggiabili.

Mindfulness

Con mindfulness si intende una maggior consapevolezza del presente. Significa guardare concretamente dentro se stessi per capire i nostri desideri, il nostro passato e la direzione che vogliamo dare alla nostra vita. Il Bullet Journal è un ottimo alleato per iniziare e sviluppare questo processo di consapevolezza di sè. 

Scrivere a mano, operazione ormai considerata obsoleta, visti i numerosi supporti digitali che abbiamo a disposizione, è un gesto estremamente potente che ci obbliga ad attivare la nostra mente, riportandola al tempo presente. Quest’azione permette una concreta attivazione del cervello e un’elaborazione dei pensieri che ci farà interrogare sulle nostre azioni e progetti, soprattutto sul perché continuiamo a perseguirli e coltivarli.

Intenzionalità

La frenesia e i mille impegni possono creare dentro di noi un divario tra le azioni che compiamo e le convinzioni che le guidano, questo perché spesso manca il tempo per verificare che le due siano ben collegate. La forte stanchezza che deriva da questa costante corsa porta a scegliere la strada più semplice, ma che non sempre è quella che vorremmo o dovremmo davvero percorrere.

L’utilizzo del Bullet Journal ha come scopo quello di mettere a fuoco le cose davvero importanti, che cosa le rendono tali e la strategia migliore per ottenerle. 

Il Metodo del Bullet Journal parte da un semplice quaderno dalle pagine numerate e una penna, ma questi possono essere gli strumenti sufficienti per una vera rivoluzione. La proposta non è un semplice metodo per organizzare gli eventi e i pensieri, ma un vero e proprio stile di vita, una modalità di vivere nel presente, ascoltando i propri desideri e “camminando” con un ritmo adatto alla nostra persona.

«La vita intenzionale è l’arte di definire le nostre scelte prima che le scelte altrui ci definiscano» (cit. Richie Norton).

Author

Rebecca Sarti

Insegnante diplomata Iner, laureata in Filosofia

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