Lillian Fallon e la teologia dello stile

teologia dello stile

La “Teologia dello stile” è la rivoluzione che nessuno si aspettava, il punto di accesso alla nostra parte più profonda.

Lillian Fallon è una scrittrice freelance di New York, da sempre appassionata di moda e fervente credente. Per lei fede e moda sono per anni rimaste divise e questo non facciamo fatica a crederlo. Gonne al ginocchio, spalle coperte e abiti informi non sono certo quello che immaginiamo quando pensiamo a sfilate, vetrine o al mondo della moda in generale. 

Indecisa su come proseguire i suoi studi, nel 2011 si iscrive all’ Ave Maria University senza un’idea chiara sul suo futuro, a tratti la scuola di moda le sembrava l’occasione che non era riuscita a cogliere. Questa sensazione l’accompagna fino al corso sulla Teologia del corpo, tenuto da professor Michael Waldstein, traduttore dell’opera di Giovanni Paolo II in lingua inglese

La sua fede e la sua più grande passione per la prima volta si rivelano, non solo compatibili, ma profondamente collegate.«La struttura del corpo umano è tale da permettergli di essere l’autore di un’attività genuinamente umana. In questa attività, il corpo esprime la persona» (Giovanni Paolo II, Teologia del corpo). L’intima relazione tra anima e corpo dava luce nuova a quello che era sempre stato davanti agli occhi di Lillian.

I vestiti come manifestazione della persona

«Se il corpo manifesta l’anima, perché le cose che indossiamo non possono essere d’aiuto nella manifestazione della persona umana?». Questa semplice domanda fu l’inizio dell’immenso lavoro di riflessione, ricerca e studio che oggi confluisce nella “Teologia dello Stile”.

Lo scopo è quello di spiegare le profondità teologiche e il complesso significato dello stile personale. L’ obiettivo è manifestare l’identità della persona umana rivelata nell’opera di Giovanni Paolo II “Teologia del corpo”. 

Lillian Fallon sradica l’erronea visione con cui rileghiamo lo stile all’alta moda, ai capi firmati, alla frivolezza. La parola stile si è purtroppo andata a confondere con una miriade di altri concetti e significati facendoci dimenticare che riguarda ognuno di noi quotidianamente.

L’abbigliamento che indossiamo ha un impatto pratico oltre che psicologico, sociale ed emotivo. Nessuno, ad esempio, si presenterebbe mai ad un colloquio di lavoro indossando il pigiama. Questo dimostra che i vestiti riguardano tutti, più di quanto immaginiamo. Inoltre è scientificamente provato che ciò che indossiamo ha un forte impatto sugli altri e noi stessi. In un articolo per la rivista Marie Claire, la psichiatra Samantha Boardman ha affermato che quando indossiamo qualcosa che ci fa sentire bene la nostra comunicazione, verbale e non, cambia. Il modo in cui incliniamo la testa, le espressioni facciali, possono leggermente mutare; l’abito giusto può aiutarci a farci sentire più sicuri, fungendo da armatura o da ispirazione a seconda delle occasioni.

Secondo Lillian, lo stile è espressione di sé, quindi può essere solo ed esclusivamente personale. È manifestazione del naturale desiderio di essere capiti, conosciuti; è rivelazione del nostro intimo e profondo desiderio di comunità. Per quanto folle possa sembrare, le cose che indossiamo possono diventare uno dei modi con cui esprimiamo la nostra irripetibilità, la nostra identità. È l’incredibile opportunità di mostrare e condividere la bellezza della nostra anima mantenendo la dignità del corpo. Lo stile comunica l’umanità, l’unicità, l’essenza della persona. 

«L’espressione dell’interno è importante perché è segno di una relazione tra corpo e anima. Perciò [lo stile] è segno del nostro essere fatti ad immagine di Dio» . Lo stile personale è occasione di evangelizzare per comunicare questa verità. 

Lo stile è frutto della creatività, segno dell’attività di Dio, che è il creatore per eccellenza. Ciò significa che ha senso impiegare del tempo e investire energie nel cercare il proprio stile. Quando condividiamo chi siamo realmente doniamo qualcosa di bello agli altri. Comunicando la bellezza della nostra anima attraverso lo stile personale, l’altro incontra chi siamo realmente e riceve un dono. Lo stile personale è un processo creativo che porta alla scoperta di ciò che esprime la nostra anima. Significa capire chi siamo realmente. 

Lo stile personale, secondo la definizione data da Lillian Fallon, è uno strumento per capire l’ unità tra corpo e anima, per rendere visibile il nostro spirito mantenendo la dignità del fisico e per riconoscere il nostro valore intrinseco. Un punto di accesso alla verità della nostra persona, del nostro intimo che si presenta ogni volta che apriamo il nostro armadio.

Author

Rebecca Sarti

Insegnante diplomata Iner, laureata in Filosofia

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