Imparerò a conoscere come funziona il mio corpo, mi apprezzerò di più come donna, saprò dare spiegazioni adeguate rispetto alle mie convinzioni circa la sessualità?
Appartenevo a quella fetta della popolazione che crede che solo chi ha studiato medicina debba conoscere come funziona il corpo umano e gli ultimi miei rudimenti di biologia erano bloccati alle scuole medie. Questo vuol dire che a parte sentirmelo addosso, non sono mai stata troppo dentro il mio corpo. Me lo sentivo addosso come un abito, che non puoi togliere, ma che dopo un po’ dimentichi di avere. Rispettarlo e onorarlo era più frutto di prescrizioni salutiste e moraliste, che di consapevolezza di avere un tempio prezioso e non un bagaglio a mano. Questo mi portava ad essere molto rigida nelle mie scelte “carnali” e a sentirmi non preziosa, ma in gabbia, senza sapere perché. Ho iniziato così un corso sul metodo sintotermico ROETZER con alcune aspettative: imparerò a conoscere come funziona il mio corpo, mi apprezzerò di più come donna, saprò dare spiegazioni adeguate rispetto alle mie convinzioni circa la sessualità, che sapevo essere logiche e non solo religiose, ma riuscire a spiegarle era così complicato. Che il corso abbia soddisfatto queste aspettative è innegabile, ma ne sono emerse altre che sono state prontamente colmate. Mi ha insegnato come funziona il mio corpo, il magnifico ciclo del corpo femminile, che incide sulla psicologia, sui bisogni, sui desideri, sulle scelte. Ho imparato che non posso trattare il mio corpo in un certo modo e pensare che questo non abbia un’influenza sulle mie emozioni, sui miei pensieri, sulla visione di me stessa come donna. Ho imparato che la prima relazione da costruire è col mio corpo, conoscere il suo linguaggio mi aiuta a non sentirmi estranea a me stessa, ad essermi fedele, ad essermi amica, a sapere che non c’è alleanza più grande da costruire di quella con le potenzialità del proprio corpo.
Giada











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