Metodo Roetzer e accogliere l'altro come dono

Un augurio tra i più belli che si possa fare a due sposi è quello di non smarrire mai il senso dello stupore e di gratitudine che si prova davanti alla persona che si ama, con la quale si è scelto di condividere l’intera vita.

Nella matrimonio si decide liberamente di regalare all’altro, per amore e per sempre, la propria stessa vita. E’ una dimensione che, vissuta con consapevolezza, porta marito e moglie a maturare, insieme, gioia e responsabilità. Infatti è appassionante riuscire a percepire l’altro come un regalo ricevuto gratuitamente, e d’altro canto è certamente coinvolgente prendere coscienza di essere per il proprio coniuge un vero e proprio dono.

E’ evidente che questa visione va declinata poi, quotidianamente, in gesti concreti, nella piccole cose di ogni giorno; gli sposi sono chiamati ed invitati a riconoscersi in questa dimensione, coltivando con il necessario impegno il proprio reciproco amore.

Ma il “luogo” in cui essi possono esprimerlo nel modo più alto, più profondo, più completo e tipicamente coniugale è, certamente il momento dell’unione fisica. 

Qui la decisione di offrirsi come dono e di esprimere accoglienza nei confronti dell’altro si realizza davvero in pienezza. E, a ben pensarci, si resta davvero incantati pensando che questo “gesto”, il più espressivo dell’amore coniugale ha la possibilità di generare una nuova vita. Così’ percepito, esso assume chiaramente un altissimo valore, una preziosità assoluta che merita di essere difesa e salvaguardata, ammirandone la bellezza ed il significato più vero e più profondo.

Mattea e Stefano Adami
Sposi
Insegnanti del metodo sintotermico Roetzer di Verona

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