single tempo di grazia

L’essere single è quella strana condizione in cui ovunque si vedono coppie profondamente innamorate pronte a mostrare la loro relazione senza alcun rispetto per chi in quel momento non è fidanzato.

É lo scomodo arco di tempo in cui inadeguatezza e imbarazzo fanno capolino ogni qualvolta qualcuno pone domande riguardo la nostra vita amorosa. 

Siamo abituati a una narrazione che descrive l’essere single come qualcosa di negativo, il marchio di un difetto di fabbricazione della persona.

Non essere fidanzati è una realtà con cui è giusto fare i conti e convivere ma non deve essere un giudizio qualitativo su nessuno poiché questo non determina il valore di nessuno.

Il desiderio di trovarsi in una relazione manifesta il naturale bisogno di amare e sentirsi amati; se però questo si presenta come un’urgenza allora è importante giungere alla radice di questo disagio ponendosi alcune domande:

  • Perché sento il bisogno di stare in una relazione?
  • Questo pensiero mi si presenta in modo oppressivo ed è fonte d’ansia?
  • Vedo me stesso anche fuori da una relazione?
  • Vivo il mio essere single come una mancanza o un difetto? 

Essere single non è un errore

Appurato il fatto che essere single non è un errore o una carenza, è importante assimilare la consapevolezza che questo stato non dipende del tutto da noi.

Le domande poste precedentemente possono farci intuire se dentro di noi c’è qualcosa di irrisolto su cui dobbiamo lavorare. 

I nostri possibili sforzi non possono però cambiare la volontà o i gusti di qualcuno, così come non sono capaci di materializzare il partner perfetto per noi nelle circostanze, negli ambienti, nei luoghi e nei tempi in cui avevamo immaginato di incontrarlo.

Essere single significa dunque accettare che non tutto dipende da noi e imparare a stare nella realtà secondo le circostanze che si presentano. 

Che cosa dobbiamo fare con questo tempo che abbiamo a disposizione?

Ognuno di noi ha almeno un talento in cui, attraverso l’allenamento o  in modo innato, è bravo. Questo è quindi il momento per scoprire o riscoprire vecchi e nuovi talenti, non per riempire il tempo in modo sterile ma per trovare le modalità con cui possiamo essere dono.

Per capire quali sono i talenti utili per questo scopo dobbiamo porci le seguenti domande:

  • Quali talenti, doni, abilità mi sono naturali? ( Se hai qualche difficoltà chiedi a qualcuno che ti vuole bene e che ti conosce. Tutti abbiamo delle capacità, ma non sempre siamo in grado di vederle).
  • Quale passione ha un ruolo rilevante nella mia vita?
  • Quale talento mi fa sentire sicuro di me stesso?

Porsi queste domande per poi scoprire e coltivare i propri talenti è la via e la modalità che abbiamo per amare anche senza essere in una relazione. Questo non è un ripiego ma è la risposta quotidiana che ognuno di noi deve dare all’Amore. 

Ciò che ci spaventa di più è spesso l’idea di non riuscire a ottenere ciò che desideriamo ma l’unica cosa che dovrebbe veramente farci paura è la possibilità di non trovare il senso della nostra vita, il motivo per cui siamo al mondo. È  solo questa consapevolezza che pone senso in ogni cosa e circostanza, anche nell’essere single.

Essere dono non è un momento privilegiato o esclusivo del matrimonio o del fidanzamento, ma è una costante chiamata a cui dobbiamo rispondere.

Author

Rebecca Sarti

Insegnante diplomata Iner, laureata in Filosofia

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